Le teorie di Carl G. Jung sono diventate sempre più rilevanti nel campo della pubblicità: specialisti di pubbliche relazioni ed esperti di marketing hanno identificato negli archetipi dei validi strumenti per progettare l’identità aziendale.
Di cosa stiamo parlando esattamente? Gli archetipi sono degli schemi connaturati nella psiche umana che possiamo trovare nella mitologia e nelle favole ma anche nei sogni e nelle religioni di tutto il mondo.
L’individuazione e la comunicazione dell’archetipo che meglio identifica un’azienda permette al Brand di umanizzarsi ed entrare più in sintonia col suo target.
Sono stati definiti 12 modelli, e in questo articolo parleremo di uno in particolare: il Saggio
Il Saggio
Il Saggio, nell’immaginario comune, è una sorta di eremita con la barba bianca che conosce i misteri della vita.
In effetti questo archetipo si contraddistingue per la sua capacità di andare oltre le apparenze e risolvere l’enigma di fondo dell’esistenza. Solo in questo modo è possibile disperdere la confusione, illuminare la via e decidere il da farsi.
Tradizione vuole che i Saggi parlassero alla gente in modi e forme diverse: per enigmi (i maestri Zen o la Sfinge), per parabole (Gesù Cristo), o attraverso immagini simboliche (artisti e poeti).
Il limite della soggettività
Il Saggio ci permette di capire che raramente riusciamo a vedere le cose come sono realmente. Le risposte ai nostri quesiti saranno sempre influenzate dalla soggettività.
Ogni conoscenza, quindi, è relativa al contesto. Nel momento in cui questo ci è chiaro, capiremo ad esempio come una persona di diversa cultura abbia il nostro stesso diritto di vedere il mondo dal suo punto di vista.
Ancora, saremo in grado di comprendere che le nostre scelte di vita sono giuste per noi, ma non lo sono necessariamente anche per gli altri.
Distaccarsi per poter vedere
Il buddhismo insegna che la causa primaria dei nostri affanni sono l’attaccamento e il desiderio. Soffriamo perché siamo convinti di aver bisogno di determinate cose o verità.
Il Saggio riesce invece a liberarci dai moti della mente e del cuore per andare oltre ai nostri sensi. È questa la funzione del terzo occhio, che nelle religioni induiste e buddhiste corrisponde al sesto chakra. Esso permette di vedere le cose da un punto di vista esterno, come quello di un osservatore.
(Fonte: Carol S. Pearson, Risvegliare l’Eroe dentro di noi)
La saggezza di Socrate
La saggezza di Socrate, quella che oggi studiamo sui libri di scuola, ci propone due grandi virtù caratteristiche del Saggio: l’umiltà e la prospettiva.
Sapere di non sapere
La prima qualità che fa di un individuo un potenziale Saggio è quella dell’umiltà.
La consapevolezza di non sapere è un invito ad indagare, approfondire, imparare per conoscere davvero.
“So di non sapere” è un paradosso che però cela un grande presupposto: il nostro pensare e giudicare è frutto di un continuo condizionamento. Ecco perché la filosofia di Socrate ci invita a conoscere innanzitutto noi stessi.
Conosci te stesso
“Conosci te stesso” è un richiamo al punto di vista individuale.
La nostra soggettività è un chiaro limite nel vedere la realtà per quella che effettivamente è.
In un certo senso, la nostra vita interiore è paragonabile ad una macchina fotografica: se questa è di buona qualità riusciremo ad immortalare momenti incredibilmente suggestivi. Al contrario, se la nostra attrezzatura ha dei bassi standard qualitativi, non riusciremo ad ottenere una buona immagine nemmeno dal più bello dei tramonti.
Siamo quindi un filtro attraverso cui ci arriva la verità: senza questa consapevolezza non capiremo mai in che modo siamo in grado di distorcere la realtà.
Il Brand Saggio
Il Brand che si riconosce nell’archetipo del Saggio incentiva il pubblico a migliorarsi attraverso il potere delle conoscenza.
Si distingue inoltre dalla concorrenza per l’apporto di dati concreti e studi tecnologici che aiutano a supportare la qualità dei prodotti; si presta quindi molto bene all’industria informatica e/o automobilistica.
La comunicazione
Il Brand Saggio non è mai banale ma nemmeno sensazionalistico: la comunicazione è pacata, il tono di voce convenzionale e mira alla sostanza. Spinge il pubblico a riflettere lasciandolo libero di analizzare e giudicare il prodotto attraverso informazioni autentiche.
Google rappresenta l’archetipo del Saggio per antonomasia.
Il motore di ricerca più usato sul globo non solo offre le risposte alle nostre domande: ci motiva ad approfondire, studiare ed analizzare. Riflessivo e indipendente, Google ci sprona alla ricerca della… verità!
La sua missione, d’altro canto, è proprio quella di organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili a tutti.
Philips
“In Philips crediamo che esista sempre un modo per migliorare la vita delle persone” ha affermato Frans van Houten, CEO di Royal Philips. D’altra parte, il pay-off per più di dieci anni è stato “Let’s make things better”, sostituito poi da “ Sense and Semplicity”, un inno alle novità ricche di contenuti e alla portata di tutti.
“Innovation and you” ha decisamente voluto evidenziare l’innovazione che accompagna il Brand da più di 130 anni a cominciare dalla produzione di lampadine a incandescenza nel lontano 1890.
In fin dei conti, Philips ha fatto la storia: assieme a Sony ha lanciato il primo compact disc e in seguito il primo dvd.
Negli ultimi dieci anni il Brand è diventato leader nella tecnologia sanitaria, scalando la classifica delle “50 aziende” più innovative secondo il Boston Consulting Group. Collabora costantemente con università e ospedali universitari.
In particolar modo, dopo il lancio di “Sense and Semplicity”, la comunicazione Philips è diventata più pulita, onesta e maggiormente interpretabile.
Dal punto di vista creativo è stato privilegiato un genuino dialogo con il pubblico, rinunciando quindi ad una comunicazione aggressiva: la strategia punta a dare continuità ai valori del brand, trasmettendo quel senso di trasparenza tanto apprezzato dal consumatore Saggio
Audi
Il Brand Audi, il cui pay-off recita “all’avanguardia nella tecnica”, rispecchia il design minimalista delle auto attraverso una comunicazione altrettanto sobria.
La palette è ridotta con tonalità desaturate per garantire l’armonia con i colori del marchio bianco, nero e rosso ed offrire un aspetto visivo premium del layout.
Le sorgenti di luce, sempre naturali e non potenziate, esprimono l’ autenticità del prodotto.
Il brand, inoltre, rivolge l’attenzione a tutta una serie di informazioni che aiutano il potenziale cliente a sviluppare un pensiero critico.
IL BRAND…PROFETA
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