Per creare la propria brand identity aziendale non ci si può improvvisare o farsi guidare dall’istinto. Esistono studi approfonditi che possono aiutarci ad identificare la personalità che vorrebbe esprimere l’azienda verso il proprio pubblico di riferimento. In particolare gli archetipi sono dei modelli profondi connaturati nella psiche umana. Sono 12 e ognuno di essi rappresenta un particolare modo di “essere in viaggio”, e quindi di vivere la vita. Sono guide interiori universali che ritroviamo nell’arte, nella letteratura, nei miti e perfino nei sogni.
L’Archetypal Branding è l’attività di promozione di un marchio costruita sugli archetipi.
L’azienda, una volta individuata la propria identità, la esprime grazie all’archetipo che meglio la rappresenta e quindi assumendo, se così si può dire, connotazioni umane.
A COSA SERVE?
Ad avvicinare il cliente attraverso l’identificazione col brand.
Gli archetipi nel marketing, e più nello specifico nella Brand Identity aziendale, aiutano a creare una relazione significativa col consumatore ed a formare la Brand Awereness (è il grado di conoscenza della marca da parte del pubblico).
Archetipo Esploratore: caratteristiche principali
Nell’immaginario comune l’esploratore viene identificato col cavaliere errante delle fiabe o il cowboy dei film western: un uomo che intraprende un viaggio solitario alla ricerca di qualcosa.
Cerchiamo di capire meglio questa affermazione:
- Chi può essere esploratore?
Questo archetipo ha da sempre in sè un’innata connotazione virile, ma in realtà tutti noi possiamo essere protagonisti di questo viaggio, sia uomini che donne. - In che modo affronta il suo cammino?
Egli deve necessariamente accettare la solitudine che deriva dalla decisione di partire: solo così riuscirà ad intraprendere il suo viaggio che potrà essere sia fisico che interiore. - Alla ricerca di cosa?
L’esploratore o il viandante lascia ciò che ha per ritrovare se stesso ed il suo bisogno di indipendenza.
Per l’esploratore, chiamato anche cercatore, la vita non è sofferenza, bensì avventura.
Egli si lascia alle spalle una situazione dalle connotazioni negative (nelle favole è colui che viene rinchiuso in una torre o in una caverna) alla ricerca della propria identità.
Vagare un po’ a caso è una fase indispensabile della vita: solo in questo modo possiamo dare ascolto ai nostri desideri.
L’esploratore, perciò, ha dentro di sé una gran dose di coraggio che gli permette di abbandonare ciò che è a lui conosciuto per esplorare nuovi mondi.
Le persone più felici, infatti, sono quelle che rischiano e che non si adattano al ruolo che la società ci ha prescritto.
Egli è quindi un outsider che disdegna le soluzioni che arrivano dall’alto ed ama scoprire le proprie verità.
L’azione eroica dell’esploratore non è il combattimento (come si potrebbe superficialmente pensare), ma è l’atto stesso di andarsene da solo ad affrontare l’ignoto.
- Obiettivo: indipendenza
- Paura più grande: obbedienza alle regole
- Risposta al problema: fuga
- Relazioni: ama la solitudine (in cui realizza se stesso)
- Sport: predilige quelli individuali, possibilmente lontano dagli altri
- Lavoro: insegue la vocazione “lo faccio da me”
- Mondo materiale: diventa una persona che s’è fatta da sé, può sacrificare il denaro per l’indipendenza
(Fonte: L’eroe dentro di noi, Carol S. Pearson)
Gli esploratori più conosciuti
Il viaggiatore per eccellenza è Ulisse, l’eroe omerico, che deve affrontare il difficile ritorno alla sua casa, Itaca.
Nell’Odissea il viaggio diventa una vera e propria prova di conoscenza, perché esso implica:
- lo stimolo naturale alla ricerca del nuovo,
- l’istintiva attrazione/repulsione per ciò che ci è estraneo,
- l’abilità di relazionarsi con il diverso da noi,
- la capacità di adattamento a situazioni imprevedibili.
Un viaggiatore più contemporaneo, invece, è Indiana Jones che incarna l’anima dell’esploratore del Mondo e della Vita.
Egli lascia la noiosa quotidianità dell’accademico per trasformarsi in un eroe dell’avventura: non può fare a meno di viaggiare e non teme (o forse sì, ma il coraggio prevale) gli ostacoli che può trovare lungo il cammino.
L’Archetypal brand dell’esploratore
Per molti individui il viaggio dell’esploratore è un sogno in conflitto con le reali responsabilità (i figli, il lavoro, il pagamento del mutuo) e partire per l’avventura sembra impossibile.
Qui entra in gioco il brand: la sua missione è rendere la fantasia realizzabile.
COME?
Identificandosi con i bisogni e i desideri dell’utente esploratore e offrendo gli strumenti (prodotti) adatti ad intraprendere il viaggio nel modo più invitante (attraverso grafica, colori, tono di voce).
I prodotti
Questi possono essere di vario genere:
- robusti e adatti ad essere utilizzati in viaggio o a contatto con la natura
- aiutano ad esprimere la propria individualità
- sono in anticipo coi tempi e quindi innovativi
La strategia del brand esploratore
Chi si sente ben rappresentato dall’archetipo del cercatore non accetta gli schemi imposti dalla società moderna e sente il desiderio di distaccarsene.
Il brand corrispondente è anticonformista e deve quindi lanciare un messaggio allettante, quasi una sfida: “non farti imprigionare dalla routine, io ti aiuterò a fuggire alla scoperta di mondi migliori”.
La società moderna è quindi il nemico, mentre il brand è l’amico che offre un aiuto concreto nel costruire una via di fuga. Solo grazie ai prodotti che propone il marchio, l’esploratore sarà in grado di estraniarsi dal vissuto quotidiano e riuscire finalmente a godersi la vita.
La brand identity aziendale viene costruita attraverso specifiche scelte estetiche-comunicative.
LA GRAFICA
Le immagini che ci vengono proposte sono quelle di paesi lontani o addirittura di paesaggi magici che ispirano il senso di evasione verso posti migliori (della realtà).
I tratti grafici devono saper affascinare in modo da indurre l’utente a lasciare le comodità e la sicurezza del “suo mondo” per trovare qualcosa di più soddisfacente in altri contesti.
IL TONO DI VOCE
Il tono di voce dovrà quindi essere emozionante e motivatore, volto ad attrarre i clienti in un cammino di esplorazione e avventura. Dovrà essere persuasivo e riuscire a fare immaginare le esperienze che gli utenti potranno vivere grazie ai prodotti commercializzati.
I COLORI
La palette sarà legata ai temi che ci fanno entrare in contatto con la natura, come il mare o la montagna, e quindi i toni saranno intensi e le luci calde proprio per farci sentire a nostro agio anche al di fuori della nostra zona di comfort.
I brand esploratori più famosi
Alcuni brand che incarnano la figura dell’esploratore:
- Jeep
- National Geographic
- The North Face
- Red Bull
- Patagonia
Quando pensiamo a queste marche, quali immagini ci vengono in mente?
Scenari di paesi lontani (National Geographic), strade sconnesse (Jeep), vette inesplorate (The North Face) e modi alternativi di fuggire dalla quotidianità (Red Bull).
STARBUCKS
Anche prodotti che apparentemente non portano a viaggiare o a esplorare nuovi modi di estraniarsi dal vivere di tutti i giorni possono invece essere il frutto di un brand esploratore.
Un esempio di brand identity aziendale, basata sull’archetipo dell’esploratore, è Starbucks, la nota catena di caffè nata a Seattle nel 1971. La famosa caffetteria non vende un semplice caffè, ma una vera e propria esperienza. Offre la possibilità di gustare il caffè per strada, come dei veri viandanti, oppure di godercelo “on the Road” in nave o sui traghetti da buoni marinai, e perfino volando, come succede su alcune linee aeree tipo Delta AirLines.
Tutta la filosofia del brand ruota attorno all’archetipo del viaggiatore: il nome, il logo e anche i negozi.
Il nome Starbucks
Innanzitutto il naming, al singolare, non è altro che quello del primo ufficiale della nave in Moby Dick, di Herman Melville, considerato uno dei capolavori della letteratura mondiale. Nel romanzo Starbucks è l’uomo più cauto dell’equipaggio, eppure è dotato di una gran dose di coraggio.
Il logo Starbucks
L’identità visiva si ispira invece alla mitologia greca: l’immagine stilizzata di una sirena dai capelli ondulati con due code che spuntano da entrambi i lati.
Lo sfondo verde è un chiaro richiamo alla natura e alla direzione ecologica dell’azienda, volta alla salvaguardia dell’ambiente. Starbucks si distingue infatti per la sua impronta green nel ricorso a materiali riciclabili per il packaging (coperchi e cannucce).
I negozi Starbucks
Non soltanto il nome e il logo rispecchiano l’archetipo dell’esploratore. Anche l’architettura interna dei negozi ricorda le cabine delle navi e, al contempo, offre un ambiente caldo e confortevole dove poter mettersi a proprio agio. Lo shop Starbucks, quindi, ti fa sentire a casa ovunque nel mondo: a Dubai come a Tokio il fruitore troverà sempre un ambiente simile e conosciuto che lo farà sentire al sicuro anche lontano da casa, come un vero esploratore merita.
Pensi che questo archetipo si adatti alla personalità del tuo brand? Vuoi creare una brand identity aziendale che ti rispecchi a pieno? Chiama l’agenzia giusta…