Vi siete mai chiesti cosa si cela dietro il mondo dell’editoria? Grafica e impaginazione di una rivista o il menabò di un quotidiano non sono argomenti così obsoleti come si può credere.
Nonostante l’avanzare incessante del digitale, quotidiani e riviste resistono ai tempi che cambiano come veicolo di socialità: spesso infatti vengono letti in spazi pubblici da chi ancora sa apprezzare l’esperienza tattile della carta. Sono tutt’oggi un comodo mezzo per diffondere notizie o intrattenimento, specie a carattere locale.
Piccole innovazioni, grandi cambiamenti
Ma andiamo per ordine. Facendo un breve excursus su come è progredita l’editoria negli ultimi decenni, molti di voi ricorderanno ad esempio i grandi e poco maneggevoli quotidiani degli anni ‘70. La Repubblica è stato il primo giornale a capire che un formato più compatto era più comodo da leggere: il suo successo iniziale è dovuto in gran parte a questa scelta strategica. Anche Panorama ha rivoluzionato il mercato dei settimanali con un formato più piccolo.
L’altra grande innovazione avvenuta in tempi non troppo lontani è stato l’inserimento del colore. Settimanali e mensili hanno capito per primi nel mercato dell’editoria che per riprodurre un fatto reale occorreva dare colore. Tra i quotidiani, invece, è stato Il Giorno ad intuire l’importanza di una grafica moderna e colorata (1984): tale modifica all’aspetto del giornale permise di essere ben distinto dalla formidabile concorrenza de Il Corriere della Sera, ancora in bianco e nero.
A proposito di colori: come non menzionare i celebri quotidiani rosa? Il Sole 24 ore e La Gazzetta dello Sport hanno iniziato ad usare la carta rosa semplicemente perché era più economica: una strategia finanziaria che ha altresì contribuito a renderli diversi e molto riconoscibili dagli altri giornali, tanto che i loro colori sono tutt’oggi iconici e insostituibili.
Pillole di grafica editoriale
L’evoluzione della grafica editoriale porta con sé elementi costanti nel tempo che hanno saputo adattarsi ai cambiamenti. Scopriamone alcuni assieme.
Design
Lo stile grafico del giornale non è una scelta da improvvisare o lasciare al caso, ma è strettamente collegato al pubblico di destinazione. Conoscere con precisione il nostro target è il primo passo per decidere come “vestire” il periodico: elegante, casual, aggressivo o minimal? Tutto dipende dai lettori che vogliamo raggiungere.
Gabbie d’impaginazione
Una gabbia dà l’idea che qualcosa venga catturato e imprigionato. Nel graphic design, tuttavia, le gabbie non sono prigioni che limitano la creatività, tutt’altro.
La griglia non è altro che lo scheletro del layout ed aiuta a suddividere lo spazio di lavoro attraverso colonne (verticali o orizzontali) e moduli. Un uso corretto di tale strumento permette di ottenere un’impaginazione grafica coerente con un aspetto armonioso e più funzionale.
Menabò
Così come l’espressione meneghina – menabò – incita a menare/condurre i buoi, così il graphic designer traccia sui campi del foglio i solchi che delimiteranno gli ingombri riservati al testo e alle immagini. Questo prezioso strumento permette al creativo di non lavorare alla cieca: il menabò, infatti, serve a visualizzare l’effetto finale che avrà un progetto grafico.
Mentre una volta si realizzava manualmente attraverso veri e propri collage, con testi schizzati a matita e immagini fotocopiate, oggi ci serviamo di software professionali di impaginazione grafica.
Spazi e interruzioni
Per la maggior parte delle persone lo spazio bianco è semplicemente uno spazio vuoto. Per i graphic designer, invece, lo spazio è lo strumento che aiuta a comporre un layout armonioso. Come nella musica esistono suoni e silenzi, così nella grafica bisogna saper utilizzare gli spazi negativi: è solo in questo modo che il nostro cervello percepisce le pause ed è agevolato nella lettura.
Oltre ad aumentare la leggibilità, gli spazi bianchi permettono di focalizzare l’attenzione su un oggetto in particolare e, a seconda di come vengono applicati, si ottengono diverse interpretazioni degli stessi identici contenuti.
Le interruzioni di testo in generale permettono alle pagine di respirare. Non solo spazi, ma anche le immagini o addirittura l’utilizzo di un diverso tipo di carta che, ad esempio, aiuta a distinguere una sezione rispetto ad un’altra.
Caratteri tipografici
Spesso vengono dati per scontati, eppure i caratteri tipografici contribuiscono a dare carattere e personalità ad un giornale, oltre che a migliorarne la lettura.
Nel caso dei quotidiani, ad esempio, molto spesso ogni testata personalizza il proprio font rendendolo unico e di proprietà.
Il caso più emblematico è il famoso Times New Roman che troviamo da sempre nei nostri computer tra le scelte tipografiche più usate. Le sue origini risalgono al 1931, quando il quotidiano britannico The Times commissionò un nuovo carattere che doveva essere più leggibile e dare un taglio moderno alla testata.
La prima pagina detta anche copertina
Quando prendiamo in mano un quotidiano la prima cosa che notiamo è la prima pagina: è proprio in base a questa che il lettore decide se approfondire la lettura oppure no.
Stessa cosa accade per la copertina di una rivista: la sua funzione è alla pari della vetrina di un negozio o il packaging di un prodotto. Titoli, immagini e didascalie devono saper catturare il lettore e rappresentare in modo autentico lo stile del giornale.
Mai sentito il detto “non giudicare un libro dalla copertina”?! Siamo d’accordo sul fatto che i contenuti di qualità siano il valore più importante di un media scritto, ma di fatto tutti noi scegliamo d’impulso per attrazione visiva.
Il restyling grafico
Qualsiasi progetto grafico ha bisogno di mettersi al passo coi tempi. Anche quotidiani e riviste, quindi, devono operare periodicamente una sorta di “svecchiamento” in modo da risultare più accattivanti e moderni per il proprio pubblico.
Amica
Amica – il periodico dedicato alle donne – nell’ultimo decennio ha rinnovato lo stile grafico nientedimeno che ogni 3 anni!
Una grande trasformazione era già avvenuta nel 2002, quando la cadenza di uscita da settimanale è diventata mensile. L’obiettivo era probabilmente raggiungere un target alto di lettrici, in competizione con “Elle” e “Marie Claire”.
Nel 2016 il rinnovamento coinvolge tutte le parti del magazine; dal sommario, ai titoli, alle didascalie.
Nel 2019 AMICA rivoluziona i contenuti ma anche la struttura, eliminando la copertina di sezione per rendere il tutto più scorrevole e fluido. “La nostra idea è quella di riprodurre lo scroll di uno smartphone. Abbiamo tolto così ogni barriera, eliminato le cover di sezione, per far sì che tutto – moda, attualità, beauty, lifestyle – scorra in modo fluido, alternandosi in un ritmo di immagini, pensieri e parole più vicino al momento che stiamo vivendo.” spiegava l’allora direttore Emanuela Testori.
Nel 2022 vengono introdotte le ultime importanti novità stilistiche: il formato più grande, caratteri tipografici più puliti e la carta più patinata. Tutti accorgimenti che servono a valorizzare la narrazione sensoriale, anche grazie l’inserimento di immagini a tutta pagina.
La Repubblica
Nel 2017 il quotidiano La Repubblica sente l’esigenza di rinnovarsi a causa dell’incessante avanzare della concorrenza digitale: decide quindi di ristrutturarsi attraverso una scansione ordinata e chiara che permette un miglior orientamento all’interno delle pagine.
EUGENIO & EUGENIA
La grande novità, tuttavia, è l’introduzione di un nuovo carattere tipografico per rispondere alle esigenze dei lettori che lamentavano una certa difficoltà nella lettura. Esperti type designer di New York e Londra (Paul Barnes e Christian Schwartz dello studio Commercial Type) hanno creato su commissione un font ad hoc, Eugenio, che ha reso la lettura più comoda e scorrevole. Il nome è un omaggio al fondatore di La Repubblica, Eugenio Scalfari.
Il nuovo font Eugenio ha una versione “serif”, caratterizzato da grazie che lo rendono elegante, usato per la prima parte delle notizie stampate; una versione “sans”, un bastoni lineare e pulito, per staccare graficamente le pagine dedicate alla cultura e agli spettacoli; ed infine una versione “text” per gli articoli, studiata appositamente per la stampa rotativa e facilitare al tempo stesso la lettura del testo, andando così incontro alle esigenze dei lettori.
Partendo da Eugenio è stato poi creato un nuovo carattere per i 25 anni del magazine D – La Repubblica delle donne. Racconta Francesco Franchi, art director di La Repubblica: “[…] Abbiamo immaginato un numero speciale, celebrativo: è stata l’occasione per ripensare il design del prodotto, vista anche la foliazione importante. Così abbiamo ragionato su una versione femminile di Eugenio, il carattere realizzato per La Repubblica e lavorato a un impianto grafico nuovo.”
Progetti editoriali dello studio Pasquariello
Molti sono i progetti in cui lo studio Pasquariello si è occupato di grafica editoriale. Tra questi spiccano l’ormai vecchio restyling de Il Marco Polo, rivista trimestrale, primario mezzo di comunicazione dell’Associazione Commercianti di Schio verso i propri soci; il Mac Report, rivista trimestrale sul mondo Apple; fino al restyling più recente del mensile Il Gusto Locale che tratta di cultura enogastronomica del territorio vicentino.
Di quest’ultimo sono stati mantenuti il nome e il logo di testata, mentre è stato rivoluzionato il formato per renderlo più leggibile: da orizzontale a verticale. Anche la dimensione ha subito un cambiamento: più grande per poter allegare il mensile a La Piazza e Lira&Lira.
All’interno, poi, è stato ridisegnato praticamente tutto: le gabbie d’impaginazione, lo stile, i caratteri tipografici e perfino la carta, che da patinata è stata sostituita da una più ruvida e calda al tatto.
Sono state aggiunte nuove rubriche arricchite da fotografie scelte e trattate per avere un grande impatto visivo. Tutto il nostro lavoro di graphic design aveva l’obiettivo di rendere la rivista più attuale ed accattivante.
Grafica e impaginazione su misura
Tra i vari lavori di grafica editoriale, annoveriamo anche periodici di cui abbiamo curato la grafica e l’impaginazione fin dalla loro fondazione.
Paesaggi Veneti è una rivista dedicata al turismo, ai luoghi d’arte e cultura della fascia pedemontana veneta che va da Verona fino a Treviso, passando per Vicenza. Il trimestrale è stato progettato per essere tascabile, il formato infatti strizza l’occhio alle guide turistiche più diffuse, ma senza essere uguale. Gli articoli interni sono impaginati lasciando grande spazio alle magnifiche foto di paesaggi, palazzi, ville e opere d’arte fornite dai tanti fotografi che collaborano con l’editore. Ogni luogo raccontato è corredato da una scheda finale con tutte le informazioni di contatto per organizzare una visita. La rivista inoltre riporta al suo interno una mappa del territorio dove vengono evidenziati i percorsi e le location trattate nel numero.
Questi sono solo alcuni dei periodici da noi realizzati, ma potrete trovarne altri dando un’occhiata al nostro portfolio e valutando così se contattarci per maggiori informazioni.